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Mini blog

Immagini e riflessioni

Questa pagina è come un cantiere in cui la psiche lavora con immagini e riflessioni.
Raccolgo in questo spazio alcuni pensieri che potrebbero essere di spunto per associazioni e riflessioni.

Dove trovo il coraggio?

Dove trovo il coraggio?

Chiudo gli occhi e stringo i denti?
Oppure cerco nel cuore, nella “sede” delle emozioni abitata dalla paura, dalla sofferenza, ma anche dall’amore, dai sentimenti e dai ricordi e dai valori.
Coraggio e cuore hanno la stessa radice etimologica (dal latino cor-coris) e per questo il vero coraggioso è chi, consapevole della paura, ha un cuore grande e spazioso abbastanza per le grandi emozioni.
Il coraggio è più grande della paura perché non la nega ma la contiene assieme alle altre emozioni e ai sentimenti.
E quindi alleniamo il nostro cuore.
Bagno d’alba

Bagno d’alba

Dopo l’oscurità della notte ogni giorno arriva la luce dell’alba. Ogni mattina sperimentiamo quello che è il riemergere della nostra coscienza, ci svegliamo e lasciamo le terre dell’oscurità. Simbolicamente rinasciamo ogni volta e possiamo tornare alle responsabilità della nostra agenda, alle bollette da pagare e ai figli da portare a scuola.
Per gli alchimisti l’alba era lo stadio della purificazione e nel sentire comune ogni nuovo giorno è un’occasione per ricominciare la propria vita da capo. E così ogni lunedì, come se fosse l’alba della settimana, può essere l’inizio di un nuovo progetto e ci si può sentire pronti per ripartire immersi nella luce dell’alba.

Il paradiso dell’introverso

Il paradiso dell’introverso

Quando avete bisogno di staccare scegliete una pizza con gli amici oppure vi prendete una serata per voi e state a casa con la sola compagnia di un libro e calzettoni?

Jung descrive due maggiori tipi di carattere delle persone: l’estroverso e l’introvertito (termine migliore di introverso perché evita maggiormente confusioni con il carattere “timido”). La persona estroversa ha più necessità di rivolgersi agli altri e di situazioni sociali per ricaricarsi di energia, mentre la persona introvertita ricerca situazioni di solitudine e di rivolgimento al proprio mondo interiore per alimentare le proprie energie.

Nell’immagine quella che per me può essere una situazione paradisiaca dell’introvertito: entrare in un cinema senza persone, solitario, vuoto, l’ideale per potersi godere lo spettacolo con la sola compagnia del proprio mondo interno e delle immagini proiettate.

Sognare sulle nuvole

Sognare sulle nuvole

A volte ci capita di vivere sulle nuvole e, se vivere è anche sognare, si può anche sognare sulle nuvole.
Sicuramente i colori che si creano nel cielo alcune sere ci fanno sperare, come dice il vecchio detto, ma anche sognare a occhi aperti.
Le nuvole ci nutrono con la pioggia e danno origine a tuoni e fulmini. Sono legate alla terra e allo stesso tempo sono lontane e ci fanno contattare l’infinito e spesso le immaginiamo abitate da angeli.
Sono in movimento continuo come la nostra mente. Le immagini che ci offrono possono essere ispiratrici, farci sognare e sperare in un domani roseo oppure possono essere presagio di maltempo.
Sulle nuvole possiamo proiettare in cielo le immagini della nostra mente, così una certa forma diventa un leone e un’altra un treno fumante oppure uno gnomo…
Il simbolo del cerchio

Il simbolo del cerchio

Spesso nei gruppi ci si dispone in cerchio, si fanno riunioni e tavole rotonde, si va a un Circolo e molte danze di gruppo, antiche o moderne, hanno il cerchio come motivo strutturale.
Il cerchio compare in molti simboli in diverse culture e rimanda a un centro della personalità che esprime la nostra energia irresistibile a diventare ciò che si è assecondando la propria natura. Per questo motivo il cerchio è un’immagine potente che spesso si ripropone per simboleggiare il Sè e l’unità con ciò che è esterno.
Non sarà un caso che…?

Non sarà un caso che…?

In psicologia analitica si parla di sincronicità e di coincidenze significative per descrivere un’alchimia che si crea tra un evento esteriore e uno interiore senza collegamento causale. Così un evento accidentale assume un preciso significato psichico, ad esempio possiamo incontrare per caso una persona a cui abbiamo appena pensato e che non vedevamo da mesi, oppure cade o si rompe un oggetto proprio nel momento in cui ci stiamo arrabbiando o abbiamo nella notte un sogno che simboleggia un qualcosa che si realizzerà il giorno seguente.

Vi è mai capitato qualcosa di questo genere? Quali sono le volte che avete esclamato “Non è un caso che…”?

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